Ago 282011
 


Che cosa ti sei fatto?
E’ la classica domanda a cui devi rispondere mille volte, quando il tuo corpo si porta addosso una ferita. La risposta viene fuori controvoglia perché la cicatrice dice un vissuto che si vorrebbe dimenticare: un vissuto doloroso.
Infatti l’altra domanda tipica è: “Mi rimarrà il segno?”.
Dopo aver visto l’ultimo film della saga di Harry Potter, pensavo alla ferita di Harry.
Mi colpisce la sua ambiguità: è una cicatrice che duole e porta in se stessa la commistione con il male che Harry ha tragicamente sperimentato quando era appena nato, ma è anche il segno di un atto d’amore che ha l’ultima parola sul male (“una magia più misteriosa e più antica” come la definisce Silente).

Quella di Harry è solo una favola, ma tutte le favole hanno a che vedere con la realtà, e di fatto mi è capitato di incontrare persone che si portano dentro quello stesso genere di cicatrici: i segni di un’esperienza negativa a cui però l’amore ha tolto l’ultima parola.
Senza quei segni, nemmeno l’amore avrebbe più voce.
Nella tradizione cristiana è chiarificante il racconto delle apparizioni di Gesù risorto ai suoi discepoli. Si dice:

“La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù (risorto), si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore”.

Vangelo di Giovanni (20,19-20)

Mi sono sempre chiesto perché in quella risurrezione i segni del male non sono stati eliminati…
Ho capito solo più tardi che la domanda era superficiale. Avrei dovuto immedesimarmi di più nell’apostolo Tommaso che chiede di metterci il dito in quelle piaghe; allora sì che avrei capito subito che per lui non si trattava semplicemente di confermare l’identità del risorto ma di riconoscere e credere nel prevalere dell’amore.
Per questo le ferite rimangono: senza di esse, paradossalmente, non si potrebbe più capire e credere all’amore.