I’ve been
reading books of old
The legends and the myths
Achilles and his gold
Hercules and
his gifts
Spiderman’s
control
And Batman
with his fists
And clearly
I don’t see myself upon that list
She said
“Where’d you wanna go?
How much you
wanna risk?
I’m not
looking for somebody
With some
superhuman gifts
Some
superhero
Some
fairytale bliss
Just
something I can turn to
Somebody I
can kiss”
Ho letto vecchi libri di leggende e i miti
Achille e il suo oro
Ercole e i suoi doni
l’Uomo Ragno e il suo controllo
e Batman con i suoi pugni
e ovviamente non mi vedo in quella lista
Lei ha detto: “Dove vuoi andare?
Quanto vuoi rischiare?
Non sto cercando qualcuno
con qualche capacità sovrumana
qualche supereroe
qualche felicità da favola
solo qualcuno su cui possa fare affidamento
qualcuno che io possa baciare”
Coldplay – Something Just Like This
È iniziato il tempo del grande deserto e questo mi riempie di gioia. La liturgia ambrosiana prevede che i vangeli delle domeniche quaresimali siano sempre gli stessi, anno dopo anno, tanto che danno il nome alle domeniche stesse (“della Samaritana”, “d’Abramo”, “del Cieco nato”, “di Lazzaro”). Potrebbe sembrare strano ma tutto questo alimenta le mie aspettative. È come se stessi per tornare in un luogo vecchio ma sempre nuovo, da riscoprire. Come seguire nel bosco un vecchio sentiero poco battuto che so mi condurrà in un bel posto.
Ogni anno mi immergo in questa piscina antica piena di acqua fresca da cui riemergo più giovane e più pulito. È una sfida, perché i digiuni non sono mai facili da mantenere fino alla fine, sia quelli legati al cibo sia quelli legati alle cose. Eppure la quaresima serve a ribadire anche questo: con meno cose, cammini più leggero. Mi è tornato alla mente un piccolo brano tratto da Le anime morte di Gogol’:“Prima, tanto tempo fa, negli anni della mia giovinezza, negli anni della mia infanzia, scivolata via senza ritorno, mi riempiva d’allegrezza arrivare per la prima volta in un luogo sconosciuto”. Per me è ancora così: sto per vivere un tempo nuovo che nella sua saggezza secolare mi accompagnerà in luogo sconosciuto pieno di gioia (una nuova Pasqua), capace di trasformarmi.
Non è un cammino per pochi, per degli iniziati o per supereroi. Tutti siamo invitati a compierlo perché come ci ricorda don Marco Navoni: “Oggi per noi, che abbiamo ricevuto il battesimo nei primi giorni della nostra vita, le cose non sono sostanzialmente cambiate: vivere ogni anno la Quaresima come riscoperta del battesimo e delle esigenze che da esso derivano, è condizione necessaria non tanto per diventare cristiani (visto che almeno anagraficamente lo siamo già), ma per esserlo effettivamente e soprattutto per restarlo”.
Ok, vado a prepararmi per il deserto, e spero sarò in buona compagnia.
Maco