There lives the dearest freshness deep down things
(Vive in fondo alle cose la freschezza più cara)
G. M. Hopkins
C’è un eccesso in tutto quello che mi circonda ed è qualcosa che mi rincuora, per due motivi. Il primo è legato alla mia indole più profonda:va bene l’ordine, ma fuggo da tutto ciò e da tutti coloro che sono maniacali e che cercano di imbrigliare quello che li circonda, attraverso una ricerca costante del possesso, del dominio di una realtà che continuamente gli sfugge.
Sono entrato in case dove sembrava di essere in un’esposizione di mobili, mancavano solo i cartellini con i prezzi esposti. Niente home, solo house. Muri bianchi immacolati, mobili puliti e profumati, una tristezza da sala d’attesa d’ospedale.
Ho raccolto dati su dati di alunni per formare le nuove classi; li abbiamo incrociati, confrontati, discussi fino a mischiarli perchè la zuppa (il gruppo classe) uscisse se non sublime almeno dignitosa, ed ecco che niente si sviluppa come ti saresti aspettato, per cui a volte arriva la stella Michelin e altre invece ti verrebbe voglia di chiudere, cambiare mestiere e correre a fare, che ne so, il venditore ambulante.
Il secondo motivo che mi fa respirare, è quello che scorgo dietro a questo eccesso non incasellabile: la realtà è impregnata di una bellezza esplosiva, così esuberante da guizzare e sgusciare da tutte le parti. Spesso è una bellezza strana, asimmetrica, in continuo movimento. Bisogna essere bravi, davvero, per non farsi fregare e considerarla solo disordine o caos. Bravi, oppure poeti:
Gloria sia a Dio per le cose variegate,
Per i cieli di accoppiati colori come una vacca chiazzata;
per le macchie rosee che screziano la trota nuotante;
per le cascate di castagne dal colore di carbone appena acceso,
per le ali del fringuello; per il paesaggio a macchie e a toppe,
parco, terra brulla, campo arato;
e per tutti i mestieri, e i loro arnesi, strumenti e attrezzi.
Tutte le cose contrastanti, originali, disparate, strane;
tutto quello che è cangiante, che varia (chi sa come)
col rapido il lento, col dolce l’agro, con l’abbagliante l’opaco;
Lui le produce la cui bellezza è al di là dei mutamenti: lodatelo!
Gerarld Manley Hopkins – Bellezza Screziata
Maco
P.s.: Pied Beauty, l’originale, è ancora più bella.