Oh, shine your light (oh, shine your light)
Oh, shine a light (oh, shine your light)
Then I know that in the darkness I’m alright (I’m alright)
See there’s no sun rising, but inside I’m free
‘Cause the Lord will shine a light for me (shine your light on me)
Oh, the Lord will shine a light on me (shine your light on me)
Coldplay – Broken
A volte abbiamo la sensazione di avere come un macigno sulle spalle. Che continua a trascinarci verso il basso. È come se sull’anima gravasse un peso che solo Atlante potrebbe portare. Eppure… eppure c’è sempre quel desiderio di rialzare lo sguardo e fissare gli occhi nello sguardo di Dio. La Quaresima ci aiuta anche in questo: a sgravarci da questo peso spirituale che a volte sembra inaridire i nostri cuori. Da sempre, e giustamente, alla Quaresima è associato il tema della mortificazione. Fra i tanti strumenti a disposizione per vivere bene la Quaresima mi sento di condividerne due con voi:
- Inginocchiarci, e rimettere tutto nelle mani di Dio
- Confessarci, e ricominciare a camminare spediti
In entrambi i casi sarà il nostro orgoglio a farne la spesa. Ed è giusto così: pensiamo di essere chissà chi, ma senza Dio siamo nulla e la nostra storia non ha senso.
Un’ultima osservazione: spesso alla Quaresima viene associato anche il tema del deserto perchè legato al brano delle tentazioni della prima Domenica e anche per una consonanza d’immagini interiori ed esteriori: il deserto come luogo dove ci si spoglia di tutto ciò che è superfluo, materialmente e spiritualmente. Ma in realtà credo che dobbiamo tenere presente anche questa qualità del deserto (penso a quello d’Israele): non è terra condannata in eterno alla sterilità. Al contrario: Isaia profetizzava il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; si coprirà di fiori e festeggerà con gioia e canti di esultanza. Come il deserto, così anche la nostra vita ha in sé tutta questa enorme potenzialità: dobbiamo solo avere la pazienza e la forza di lavorare la nostra anima per renderla anche quest’anno un giardino di gioia e canti.
Maco