Dic 312015
Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti al gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d’essere uomo vero
del tuo regale presepio.
David Maria Turoldo
Una stupefacente concretezza.
Il Natale non può essere altrimenti che così.
E tutto diventa sacro.
dAle
Non so se ho capito bene il testo di David Maria Turoldo (di cui so solo quello che ho letto poco fa) e il commento di dAle.
Però scrivo una cosa che ho pensato: Gesù è nato a Betlemme non in Friuli, ma Gesù nasce dovunque noi gli permettiamo di nascere.
Io posso ancora guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di una bambina e vedo che Gesù nasce ogni volta che vogliamo.
Anche in centro a Milano, senza le renne, senza la neve, senza la brina. Possiamo tutti cercare di essere un po’ parenti della Vergine finalmente sereni e farlo nascere ovunque gli prepariamo un cuore pronto ad accoglierlo..
Anzi ora che ci penso questa considerazione è bellissima: siamo tutti un po’ parenti di Maria, ogni volta che facciamo nascere Gesù nel nostro cuore perchè un figlio si può far nascere anche senza partorirlo. Basta accoglierlo, amarlo e lasciarsi amare.
Grazie per questo “raggio” di riflessione cui non avevo mai pensato.
Quanta verita’ nelle tue parole, Diana! E’ vero, e Dio ce lo ha insegnato, un figlio e’ di chi l’ama non per forza di chi lo mette al mondo. La chiave di tutta la vita e’ una sola: l’amore, che unisce, che lega per sempre, che infonde nel cuore soltanto i puri sentimenti, come il tuo. Grazie per il tuo messaggio pieno di poesia e consapevolezza e per aver condiviso una cosi proof da verita’.