Nella cultura anglosassone, il “Best Man” (letteralmente “miglior uomo”) ha il compito di assistere lo sposo durante la cerimonia e i festeggiamenti e soprattutto tenere un discorso augurale per la coppia, seguito da un brindisi finale. Questo ruolo si deve riservare ad un fratello, o meglio ancora all’amico maschio più vicino allo sposo.
Da noi non si usa, ma dobbiamo riconoscere che le nostre “feste” non è che abbiano poi questo gran cerimoniale! Sarà perché puntiamo all’essenziale? Non so… Forse dobbiamo ammettere che se non facciamo troppe cerimonie è semplicemente perché non abbiamo molto da dire.
Se nell’ultimo matrimonio ci siamo reinventati il “Best Man” è perché c’era di mezzo una grande amicizia e in qualche modo questa cosa la si doveva dire! L’amico dello sposo aveva già messo a punto “l’addio al celibato”, già svolto la sua parte di testimone in Chiesa, già girato un video sugli sposi da vedere dopo pranzo, ma alcuni di noi l’hanno preso da parte e investito di questo ennesimo compito: “devi fare il discorso del Best Man”.
Già sapevamo che le parole sarebbero suonate autentiche, venendo fuori senza fatica: niente fronzoli, niente oratoria, solo un po’ di umorismo per non farsi travolgere dall’emozione: insomma, è tutto vero!
Vero di quella bellezza di cui brilla l’amicizia, merce rara e per questo preziosa.
E’ l’amicizia che sa tirar fuori il meglio di noi, e per questo ci rende uomini migliori.
In pochi sanno che il famoso detto: “chi trova un amico trova un tesoro” proviene dalla Bibbia (Siracide 6,14).
Durante il matrimonio, già felice della gioia degli sposi, me ne stavo lì assorto, aggiungendo a questa emozione qualcosa in più: la certezza che anche solo “vedere” due amici è trovare un tesoro.
Grazie amici!
L’amicizia riempie il cuore! davvero, condivido con voi questo pensiero:
“L’amicizia si offre, non si compra, non si mendica, non si simula, è una presenza sempre offerta è la gioia nella nostra vita”. E.Bianchi
f.
http://www.diecisettembre.tk Il mio Best Man è davvero il migliore!
E questo sito è tutto frutto del suo stile dalle sue capacità e competenze e soprattutto della disponibilità che da alle persone che gli sono vicine.
Come raccontare o esprimere a parole scritte una amicizia? Come descrivere l’intensità delle storie vissute insieme o l’intesa nel compiere gesti, fare proposte l’uno per l’altro? Non saprei davvero che scrivere ma posso raccontare in breve quello che mi è capitato… e cioè che mi son sposato!
A un mese e mezzo dal matrimonio con mia Moglie posso dire che sposarsi è stato come essere Bertolaso il giorno del terremoto all’Aquila.
All’inizio assisti, quasi come spettatore esterno a tutto quello che ti circonda, amici, parenti, sguardi,sorrisi, gesti, emozioni.
Poi, arrivano le emozioni, quelle forti, quelle vere! La pace data della presenza quotidiana di tua moglie, il dolore del distacco, i sensi si accorgono che non sei più a casa tua e ti capita che al ritorno dal viaggio di nozze, il giorno prima di andare a lavorare, realizzi di esserti sposato ed a uno a uno ricomponi i pezzi e rinasci a nuova vita.
In tutto questo, Il Best Man è il link alla realtà, l’ancora in mezzo all’oceano di emozioni e cose in burrasca, il Virgilio nell’inferno dantesco della preparazione del matrimonio,ancora , il Best Man è quello che ti accompagna a berti una birretta la sera prima del tuo matrimonio ricordandoti che va tutto bene e che ti stai sposando con la donna che ami, il resto è solo rumore di fondo…
Che devo fare ringraziarloooo??? Ma va!? Lo invito a cena che ho un Rum delle Barbados da sperimentare…
Alla prossima
Francesco