Ott 262015
 

DMB

 

Sabato sera al Forum ad Assago, a sentire per l’ennesima volta la Dave Matthews Band, con quattro amici.

Quello che mi porto a casa è quel “veramente bello” detto da uno di noi alla fine. Tre ore di musica bella, con sonorità non sempre facili o immediate. Infatti, ascoltandoli pensavo che se con Springsteen o gli U2 mi succede di essere preso da dentro e trasportato in un mondo sicuro, conosciuto e selvaggio, con la DMB tutto l’ascolto è supportato da una costante attenzione, striata dalla meraviglia di ascoltare qualcosa di irripetibile. Chitarra, basso, batteria, violino elettrico, sax, tromba. Essendo una band che dà il meglio nei live, lo stupore è per un lavoro così ben fatto e così unico.

Vederli ha suscitato in me quella meraviglia che mi prende di fronte a chi è capace di padroneggiare con scioltezza e piacere il proprio talento. Sul palco sorridono, s’intendono fra loro e con il pubblico senza intoppi. Musica fantastica suonata da gente semplice.

In alcuni punti la musica raggiunge un accumulo tale che sembra quasi si siano persi, e poi tutto viene risolto con una singola battuta. Quello che sembrava essere sul punto di precipitare nel caos, si scioglie sulla voce sporca di Dave Matthew e sui suoni potenti e sorprendenti di Carter alla batteria. Esco e per una settimana la polvere di questa bellezza mi accompagnerà, dato che oltre ad avermi riempito la testa e stordito le orecchie, mi ha intriso l’anima.

Il Maco