Mar 152016
 

Car Oil

 

“Imparai  una difficile lezione. Quando si ha davanti un compito enorme e difficile, che a volte si teme di non riuscire a portare a termine, questo compito, affrontato poco alla volta, giorno dopo giorno, senza fede e senza speranza, improvvisamente si realizzerà da solo.”

Blixen Karen

I’ve been down on the bottom of a world full of lies
I ain’t looking for nothing in anyone’s eyes
Sometimes my burden seems more than I can bear
It’s not dark yet, but it’s getting there

Bob Dylan

 

È vero. Forse è davvero così. Ci sono compiti che ci appaiono non solo enormi e difficili, ma a volte inutili, e frustranti nella loro ripetitività estenuante. Ancora? ci viene spontaneo domandare. Per quanto? Fino a quando?

Ma penso che questa difficile lezione che la scrittrice Blixen ha imparato sia applicabile a tutta la vita. Ci sono periodi, giornate settimane o addirittura mesi, dove la quotidianità diventa un panno intriso di sporcizia. Sembra sempre una piovosa giornata invernale. È come se le relazioni, gli affetti, il lavoro acquisissero una densità diversa, più viscosa e fangosa.

E può anche accadere che ci ritroviamo senza più uno stimolo o una ragione per guardare avanti, e che tutto sembri sabbia che scivola via. Un “empire of dirt” ( come cantava Cash) che copre con la sua ombra di non-senso i giorni che ci si srotolano di fronte.

Così anche il nostro spirito rimane segnato o viene sfiorato dal dubbio sulla inutilità della fatica e della lotta quotidiana. Il rischio è di rimanere bloccati in quel momento di smarrimento o di delusione. È un rischio grande, perché il pericolo è rimanere avviluppati in una spirale di autocommiserazione e sottile autocompiacimento fini a sé stessi e sterili.

Ecco allora una possibile soluzione che ci viene suggerita dal brano della Blixen: affrontare questi compiti, questi giorni, questi momenti di scoraggiamento un passo alla volta, uno dopo l’altro anche se davanti a noi non vediamo nessuna luce.

Non sedersi, non cedere alla tristezza: la mia vita è “ the vale of Soul-Making”, la valle dove si “fanno” le anime.  “La vita è questione di anima e di costruzione: è un cantiere, non un recinto. L’immagine comunica forte dinamicità, che fa immaginare intelligenza, progressione, cura, animazione. La vita non è questione di appiattimento o assimilazione, anzi non è neanche un “fatto”, qualcosa di dato una volta per tutte, ma un impiego di energia” dice Spadaro a commento della frase di Keats. Ripartiamo, un mattone alla volta, piano piano e improvvisamente ritorneremo in possesso del nostro cantiere.

Maco