Lug 312017
 

 

Ma che è mai la vostra vita?
Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. 

Giacomo 4,14

Μητηρ γαρ τε με φησι θεα Θετις αργυροπεζα διχθαδιας
κηρας φερεμεν θανατοιο τελοσδε.
Ει μεν κ’ αυθι μενων Τρωων πολιν αμφιμαχωμαι,
ωλετο μεν μοι νοστος, αταρ κλεος αφθιτον εσται
ει δε κεν οικαδ’ ικωμι φιλην ες πατριδα γαιαν,
ωλετο μοι κλεος εσθλον, επι δηρον δε μοιαιων εσσεται,
ουδε κε μ’ ωκα τελος θανατοιο κιχειη.

Di me dice mia madre, la dea Teti dai piedi d’argento,
che due diversi destini mi portano verso la morte.
Se, restando qui, combatto intorno alla città dei Troiani,
è perduto per me il ritorno, ma la gloria sarà immortale;
se invece ritorno a casa, nella mia terra patria,
perirà per me la nobile gloria,ma per lungo tempo avrò vita,
né potrebbe raggiungermi subito il destino di morte.

Achille – Iliade

Ecco Achille, e la sua scelta. Potrebbe tornare nella sua terra, starsene a casa in pantofole, invecchiare sorseggiando un buon passito. Potrebbe, ma … . Ma non ce la fa a scegliere una vita di pura e semplice quotidianità, benché priva di preoccupazioni materiali ed economiche. È talmente sbilanciato sul futuro dopo la vita, da contrarre il più possibile il presente in un’unica sequenza di gloria immortale. Come non condividere la sua scelta? Tanto dopo non c’è niente, anzi c’è il Nulla. Allora molto meglio fare di tutto per poter essere ricordati nei secoli da chi ancora non si è trasformato in ombra. Ad Ulisse, visitatore del regno dei morti, lo spirito di sua madre Anticlea dirà: “Noi siamo come sogni, come ombre, è quello che succede agli uomini dopo la morte, quando si brucia il corpo non rimane niente”. Un terribile destino, che solo la memoria può scalfire. È come se riecheggiasse il biblico vanitas vanitatum et omnia vanitas. E davanti a questo baratro stanno questi uomini che desiderano spietatamente accendere un fuoco, una luce capace di illuminare il buio eterno che li sovrasta. Che uomini! Senza speranza, se ne creeranno una loro.

Maco