“Quando non ho nessun posto dove andare, torno qui. Quando non ho niente, torno qui. Torno qui e dal niente tiro fuori qualcosa. Posso vivere ai limiti della sussistenza; non c’è niente da comprare, nessuno da impressionare. Da queste parti tutto ciò che importa alla gente è la tua etica sul lavoro e la tua gentilezza e la tua competenza. Torno qui e ritrovo la mia voce come qualcosa che mi è scivolato dalle tasche, come un souvenir sepolto a lungo. E ogni volta che ritorno sono circondato da persone che mi amano, che si occupano di me, che mi accolgono sotto una tenda di calore. Qui riesco a sentire le cose, il mondo pulsa in maniera diversa, il silenzio vibra come una corda pizzicata milioni di anni fa; c’è musica tra i pioppi tremuli e gli abeti e le querce e persino tra i campi di mais essiccato. Come fai a spiegarlo a qualcuno? Come fai a spiegarlo a qualcuno che ami? Cosa succede, se poi non capisce?”
Nickolas Butler -Shotgun Lovesongs
Ciascuno di noi dovrebbe avere un luogo simile. Un posto dove si ritorna e dove non c’è nessuno da dover impressionare. Un luogo amico dove le persone che ci circondano ci scaldano come sotto una calda vecchia coperta protettiva. Non dobbiamo conquistare il loro amore, lo abbiamo già fatto. Non dobbiamo preoccuparci di ciò che siamo, ci conoscono e rispettano già da tanto tempo.
È proprio qui, nel silenzio che vibra, che il modo intero assume una consistenza diversa e sembra svelare la musica che lo pervade.
Ciascuno di noi dovrebbe avere vicino qualcuno capace di sentire quello che il nostro cuore sente, capace di camminare sulla seta mentre si addentra nella nostra delicata e fragile anima. Qualcuno che raccolga e ci aiuti a custodire la nostra vera voce.
Maco