Apr 112011
 

Sinfonia vuol dire accordo. Un suono.
Diversi strumenti suonano. Diversi strumenti suonano insieme.
Con la sua rivelazione Dio sta seguendo una sinfonia, della quale non è possibile dire cosa sia più maestoso, se l’ispirazione unitaria della composizione, oppure l’orchestra polifonica della creazione, che egli si è preparato a questo scopo.

Hans Urs von Balthasar

Per commentare questa sua stupenda intuizione: “la verità è sinfonica”, von Balthasar avrebbe scelto Mozart. Per la precisione – come lui stesso afferma nel prologo dell’omonimo libro – avrebbe preferito i concerti per violino, per corno o per clarinetto.
Qui sopra invece ci ho messo Steve Reich, con “Pulses”, un brano tratto da “Music for 18 musicians”.
Reich è il tizio che si vede alla fine, con il cappellino: uno degli ideatori della musica minimalista, che come la definisce Alessandro Baricco è “un tappeto musicale immobile che però si muove e lo fa con micro spostamenti ritmici e armonici, sul quale si possono apprezzare i rapporti che legano un suono a quelli che lo precedono e lo seguono”.

Al di là del fatto che questo pezzo mi piace molto, la vera ragione per cui l’ho scelto è che qui, molto più che nella musica classica, si vede chiaramente che i musicisti, presi singolarmente non hanno assolutamente alcun senso!
Prova un po’ ad osservare gli xilofoni o i violini! Fai caso alle voci e soprattutto ai pianisti e cerca nella tua mente di isolare questi suonatori, togliendo loro il suono dei compagni: li vedrai ripetere note prive di significato, in modo quasi ossessivo, ottuso e incomprensibile.
Continua Von Balthasar:

Per questo motivo il mondo era, è e sarà sempre (e perchè no, in maniera sempre più accentuata) pluralistico.
…All’inizio siedono, estranei e nemici, l’uno accanto all’altro. Improvvisamente, quando l’opera comincia, comprendono perfettamente come tutti si integrano a vicenda. Non all’unisono, ma – cosa molto più importante – in una sinfonia.

Servire insieme il progetto di una pluralità che non si annulla ma si fa “sinfonia” è e sarà sempre il compito di ogni generazione umana che abita questa terra.
Solo a patto di suonare insieme, portando ciascuno il proprio suono, ci salveremo dalla cacofonica solitudine dell’estraneità. Da questo punto di vista, la vera divisione non si instaura tra chi crede in Dio e chi no, ma tra chi crede nel valore dell’altro e chi invece di orchestra non vuole neppure sentir parlare.

  One Response to “La verità è sinfonica”

  1. Due brevi postille letterarie…

    “Diverse voci fanno dolci note;
    così diversi scanni in nostra vita
    rendon dolce armonia tra queste rote.” (Dante, Pd VI, 124-126)

    HAUVIETTE:”Non bisogna salvarsi l’anima come si salva un tesoro”. JEANETTE: “Ahimé, ahimé tuttavia è il più grande tesoro. E’ il solo tesoro”: HAUVIETTE: “Bisogna dunque salvarsi come si perde un tesoro. Spendendola. Bisogna salvarsi insieme. Bisogna arrivare insieme dal buon Dio. Bisogna presentarsi insieme. Non bisogna arrivare a trovare il buon Dio gli uni senza gli altri. Bisogna lavorare un po’ (gli uni) per gli altri. Che ci direbbe se arrivassimo, se tornassimo gli uni senza gli altri?” (Peguy, Il Mistero della carità di Giovanna D’Arco).

    Ciao! =)

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